Questa settimana, la Commissione Europea ha adottato la decisione di adeguatezza per il “Quadro UE-USA per la protezione dei dati personali”, ma l’avvocato e attivista austriaco Max Schrems, che aveva già ottenuto l’annullamento di due precedenti accordi davanti alla Corte di giustizia dell’UE, la considera poco più che una copia del precedente “Privacy Shield”.
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Secondo Schrems, il fatto che i fornitori di cloud statunitensi gestiscano propri data center in Europa non garantisce che le autorità statunitensi non possano accedere ai dati lì memorizzati. Secondo il più noto esperto europeo di protezione dei dati, le versioni SCC aggiornate nel 2021 sarebbero ancora più complicate da applicare.
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Durante un “Fireside Talk” organizzato da Privacy Provided, questa mattina l’avvocato e attivista della privacy austriaco Max Schrems ha parlato di IT aziendali e di reti. In sintesi, si è giunti alla conclusione che la collaborazione con fornitori europei è spesso la soluzione più semplice e conveniente per gli utenti in termini di conformità al GDPR.
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Retarus si schiera a favore del progetto cloud GAIA-X a tutela della sovranità dell’Europa nella gestione dei dati e sostiene appieno gli interessi dei suoi clienti europei in relazione a comunicazione, sicurezza dei dati e standard europei di protezione dei dati.
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Il 16 luglio 2020 la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato non valido il “Privacy Shield” UE-USA. Che cosa significa questo per l’utilizzo degli Enterprise Cloud Services di Retarus?
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